Natura e società. Scritti di geografia sovversiva
18.04 // dalle 19.30
Natura e società. Scritti di geografia sovversiva
Voce di Diletta Bellotti, visual di Andreco, musiche di Alessandro Spoldi
Aperitivo con introduzione al testo di Andreco, reading e accompagnamento musicale, banco di libri elèuthera editrice
Se si parla di Reclus, non si può non parlare di «geografia sovversiva», e in almeno due sensi. Infatti, al di là di essere un celeberrimo geografo, è stato anche un notissimo sovversivo, autore di articoli e opuscoli dichiaratamente anarchici. Ma si può parlare di geografia sovversiva reclusiana anche in un altro senso, più «disciplinare». Reclus infatti sovvertì letteralmente la geografia: fu uno dei geografi – probabilmente il più geniale – che portò la disciplina geografica da una concezione prevalentemente fisica e politica a una concezione in cui gli elementi fisici e naturali sono strettamente intrecciati a quelli sociali e antropologici. Vero e proprio «ecologista sociale» ante litteram, Reclus merita di essere ricordato non solo per i suoi colossali contributi scientifici, ma anche per il suo più duraturo retaggio intellettuale, ossia per il contributo da lui dato – con almeno mezzo secolo di anticipo – allo sviluppo di una visione ecologica del mondo e della società.
Andreco (Roma 1978), all’anagrafe Andrea Conte, unisce una formazione scientifica, dottorato in Ingegneria Ambientale, collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York sulle infrastrutture verdi per la gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche, con un percorso artistico che investiga i rapporti tra spazio urbano e paesaggio naturale, tra uomo e ambiente, realizzando progetti che vanno a comporre un’unica ricerca multidisciplinare. Tra questi “Climate Art Project” progetto tra arte e scienza sulle cause e le conseguenze dei Cambiamenti Climatici.
Diletta Bellotti, classe 1995, si è laureata in Diritti umani e Migrazione alla University of Kent per poi specializzarsi nella lotta alle agromafie. Nel 2019, insieme ad alcune realtà del territorio, ha lanciato la campagna di informazione e sensibilizzazione “Pomodori Rosso Sangue.” Lo scorso ottobre è uscito il suo libro di The Rebel Toolkit edito De Agostini. Dal 2020 è ricercatrice presso la Fondazione Osservatorio Agromafie.