Rien ne va plus. Due giorni di cinema (anti)olimpico
In avvicinamento alle giornate di mobilitazione diffuse contro il grande evento Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 previste tra il 5 e il 10 febbraio 2024, Cine SenzaForum e Off Topic propongono, insieme a Caucaso Factory, due giornate di laboratorio cinematografico sui temi dell’impatto dei Mega Eventi su territori e popolazioni locali che si terrà a Piano Terra (via Confalonieri 3, M5 Isola, Milano). Saranno proiettati alcuni film dell’autore Enrico Masi selezionati a partire dai progetti di ricerca filmica e visuale sulla Londra delle Olimpiadi del 2012 e dalla successiva “trilogia Brasiliana” sui conflitti urbani connessi ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Sulla base di queste esperienze, nella mattina di sabato 27 verrà proposto un laboratorio di ripresa Arriflex 16mm sui luoghi del prossimo grande evento milanese.
Di seguito il programma della due giorni.
Venerdì 26 gennaio, Piano Terra
19.30 – cena popolare
20.30 – proiezione e dibattito alla presenza del regista
The Golden Temple (2012, 70′)
Londra nel 2012 è stata la prima città ad ospitare le Olimpiadi per la terza volta. Il documentario affronta la rigenerazione dell’East End londinese, una delle aree più dismesse e trascurate di tutta la città. Assistiamo a profondi cambiamenti architettonici e culturali, fra residenti sfrattati e frenetici lavori in corso, per un evento di impatto mondiale che abbraccia il moderno consumismo.
Respect the brutal (2012, 6’41”)
Un cittadino londinese, costretto a vivere in una home boat perché non si può permettere una casa sulla terra ferma, racconta come i soldi pubblici vengano utilizzati per i biglietti dei VIP e il loro soggiorno a Londra durante le Olimpiadi del 2012.
Sabato 27 gennaio
10.00 – luogo da comunicare
Passeggiata “narrativa”: laboratorio di ripresa Arriflex 16mm nella Milano del grande evento a cura di Caucaso e Off Topic.
I posti sono ridottissimi per partecipare scrivere a: offtopic@autoproduzioni.net
Piano Terra
18.30 – proiezione alla presenza del regista
A seguire aperitivo
Lepanto- ultimo Cangaceiro (2016, 71′)
Il racconto della resistenza abitativa, culturale e comunitaria in una Rio che nel giro di pochi anni ha affrontato due Mega Eventi, le Olimpiadi e i Mondiali. Diviso fra documentario e finzione, Lepanto oltre a raccontare le grandi tragedie causate dalle Olimpiadi trova lo spazio anche per il racconto di crisi più intime e personali.
Terra sem males (17′)
Un ritratto frontale di Urutau Guajajara, abitante dell’esperienza utopica di Aldeia Maracanà nata negli spazi dell’antico Museo do Indio vicino allo stadio Maracanà, dove nell’estate del 2016 si sono svolti gran parte dei cerimoniali di apertura dei XXXI Giochi Olimpici. Il racconto espresso da Urutau rappresenta un ritratto del Brasile contemporaneo, dove i processi globali stanno mettendo a rischio le culture dei nativi.
Enrico Masi (1984) è un cineasta militante italiano. La sua ricerca visuale è un’ibridazione tra geografia e fenomenologia che si è espressa nella costruzione del cinema-performativo attraverso il documentario di creazione, con l’uso di più formati di ripresa. Co-fondatore del collettivo Caucaso (Bologna) nel 2004. Interviene in questa situazione con Maria Francis, Tomas Rigoni e Erica Pierri.
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